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giovannicesaretti.
User deleted
Non so se questa è la sezione giusta.
Ho partecipato a parte della riunione inter-gas tenutasi a Firenze.
Prima che mi dimentichi vorrei mettere in evidenza degli spunti di riflessione, di cui magari parlare alla prossima riunione:
- importanza di più gas insieme nel fare "massa critica" per poter raggiungere altri settori di mercato oltre frutta e verdura, tipo tessile telefonia e altro. Il nostro gas parteciperebbe a iniziative di questo tipo?
- i gas di una intera regione avrebbero le potenzialità di incidere su alcune scelte delle istituzioni. Vale la pena quindi istituire una sorte di rete-comitato?
Poi altre cose che potrà raccontare renato brunella e monica che sono rimasti più a lungo.
Ciao Laura. -
renatobrunella.
User deleted
Ciao a tutti,
qui sotto riporto per intero il verbale dell'incontro INTERGAS di Firenze
Buona lettura.
Renato
*** Sintesi V incontro interGAS “Alta Toscana e Liguria di Levante” ***
31 maggio 2009 - Sala della Corte, Fortezza da Basso, Firenze
Erano presenti 28 persone in rappresenta dei seguenti Gruppi:
Micropelago (Lucca), Massa, Versilia-Viareggio, GranoAcquaSale (La
Spezia), Hourloupe (La Spezia), Castelfiorentino, Massa Marittima,
Pietrasanta, Gastronauti (Firenze), Gasba (Firenze), Sesto Fiorentino,
Mattaccio (Capannori), Equobaleno (Firenze), Calci. Erano inoltre
presenti due visitatori.
L’incontro è iniziato con una rapida introduzione di Enrico
Santambrogio (Viareggio) sul perchè è nato l’interGAS: condivisione di
produttori; scambio di esperienze; sinergie su obiettivi comuni;
acquisti collettivi, anche di servizi, che necessitano di grandi
numeri. Sempre Enrico parla della richiesta della regione Toscana
(attraverso l’assessore Baronti e il funzionario Malcontenti) di
interloquire con una rappresentanza dei GAS Toscani per valutare
azioni a nostro favore; da qui l’esigenza di incontrare i gruppi
fiorentini per valutare il da farsi.
Paolo Menchini (Massa), passa a riepilogare i possibili temi da
discutere sulla base delle e-mail pervenute in mailing-list; segue un
ampio dibattito.
Patrizia Pappalardo (Mattaccio) suggerisce di invitare dei
rappresentanti dell’assocciazione “Solare collettivo” che stanno
presentando il loro progetto, in contemporanea, in un’altra stanza
della Fortezza da Basso; l’assemblea approva.
Enrico (Viareggio) e Renato Galeotti (Micropelago) illustrano il
progetto della “CO.S.A” COmunità Supporta l’Agricoltura locale: si
cerca di creare una relazione con il produttore, non solo fatta di
acquisti ma condividendone obiettivi comuni; capire le esigenze del
produttore e quindi creare un’alleanza con i consumatori critici;
incentivare nuovi produttori anche garantendo l’acquisto dei prodotti.
Si sviluppa di seguito un dibattito sui detersivi: Marco Toracca
(GranoAcquaSale) propone che ogni gruppo cerchi di far installare un
distributore alla spina di un produttore selezionato; Renato parla
dell’esperienza VerdeVita che ha convertito parte della propria
produzione in base alle indicazioni del GAS; Chiara (GasBa) parla dei
loro produttori Zeffiro e Città Ecologica, sottolinea di stare attenti
alla definizione di prezzo basso, più importante invece ricercare il
giusto prezzo e quindi chiede chi può attestare qual è il giusto
prezzo?; Andrea Mezzetti (Castelfiorentino) ritiene che i detersivi
siano poco calzanti come obiettivo interGAS perché comunque si basano
su esperienze e produttori già affermati, quindi meglio puntare su
filiere da costruire dal basso come la telefonia mobile e il tessile.
Alla fine si concorda collegialmente il seguente ordine del giorno con
relativi tempi:
1) Definizione degli obiettivi dell’interGAS - Modalità operative per
sviluppare gli obiettivi proposti e definizione di metodi di maggiore
coinvolgimento dei singoli GAS e gasisti nel progetto interGAS
[14:45-16:00].
2) Presentazione del progetto “Solare Collettivo” [16.00-16:30].
3) Eventuale presentazione del produttore di detersivi “Lombardi” [16.30-17.00].
4) Relazioni con la Regione Toscana [17.00-18.00].
1) Definizione degli obiettivi dell’interGAS…
Introduce il primo punto all’ordine del giorno Paolo (Massa)
ricordando come i precedenti tentativi di sviluppare tematiche
condivise, sia creando appositi gruppi di lavoro interGAS sia, in
seguito, creando un sito internet e forum specifici, non abbiamo dato
i frutti sperati. La costituzione, dal gennaio di questo anno, di una
nuova mailing-list ha permesso almeno lo scambio di informazioni tra
gruppi, portando all’acquisto collettivo (organizzato in modo
spontaneo tra alcuni gruppi dell’interGAS) del sale e delle
polacchine. Comunque troppo poco.
Si è quindi deciso di chiedere ai presenti di indicare quali azioni
ritengono potrebbero essere intraprese, collegialmente, come interGAS;
in ordine di importanza (numero di scelte) si è definito il seguente
elenco (ndr da questo punto in avanti non saranno più specificati i
nomi dei gasisti intervenuti):
a. Tessile. Ritenuto da molti una filiera che può, per tradizione
Toscana, essere sviluppata in modo etico e solidale anche nella nostra
regione, sia convertendo produzioni esistenti, sia investendo su
giovani produttori in linea con i nostro principi. Si consiglia però
di sentire prima “made in No” e la FAIR in modo da evitare
sovrapposizioni e viceversa instaurare da subito fattive
collaborazioni. Vista la complessità della filiera, questo potrebbe
essere un caso dove coinvolgere la Regione Toscana per farci mettere a
disposizione esperti del settore.
b. Strumenti e azioni promozionali verso “l’esterno” sia di
carattere divulgativo/informativo, sia culturale. Si ritiene che non
si riesca ad arrivare con sufficiente incisività alle persone che
ancora non conoscono l’economia solidale ed il consumo critico; ancora
si deve pensare a chi non può partecipare ai GAS. Il tema della
promozione potrebbe essere proposto alla Regione Toscana.
c. Ruolo Politico del GAS. Difendere temi a noi cari che esulano
dal solo acquisto collettivo solidale, come ad esempio contrapporsi
alla privatizzazione dell’acqua e più in generale di quei beni e
servizi che per loro natura devono rimanere pubblici. Ma non solo:
difendere l’agricoltura biologica ed i piccoli produttori.
d. Telecomunicazione. Telefono ma anche internet.
e. Scarpe. Prendiamo esempio da Astorflex. E’ una filiera complessa
ma esistono diverse aree produttive e specialistiche in diverse parti
della Toscana.
f. Acquisti comuni. Riso e Arance su tutti.
g. Energia. “Solare Collettivo” e GAS energia.
h. Finanza e risparmi.
Il dibattito si è interrotto per dare voce agli esponenti di “Solare
Collettivo”. Quando lo abbiamo ripreso si era ridotto il numero di
partecipanti alla riunione, ciononostante si è incominciato ad
ipotizzare nuove modalità per affrontare lo sviluppo (di una parte)
dei temi sopraelencati. Si è deciso di provare a specializzare dei
sottogruppi dell’interGAS (GAS vicini territorialmente,
indicativamente su base provinciale) su un determinato progetto.
L’iter sarà il seguente:
- i vari GAS inseriranno all’ordine del giorno di una delle loro
prossime riunioni i temi selezionati dall’interGAS in modo che entro
la fine di settembre siano in grado di comunicare alla mailing-list
dell’interGAS su quale progetto ritengono di potersi concentrare e con
quale altro gruppo intendano portarlo avanti.
- Sempre entro la fine di settembre, il GAS che vorrà ospitare il
prossimo incontro interGAS, ipotizzato per domenica 25 ottobre 2009,
dovrà comunicarlo alla mailing-list.
- Durante l’incontro del 25 ottobre, previo dibattito collegiale ed
eventuale confronto con gruppi che vorranno sviluppare le solite
tematiche, si deciderà se dare mandato al sottogruppo di procedere per
conto dell’interGAS.
2) Presentazione del progetto “Solare Collettivo”
Marco Mariano, presidente dell’associazione “Solare Collettivo”
(www.solarecollettivo.it) ci ha brevemente illustrato i principi
fondanti della loro associazione e gli scopi che si sono posti:
produrre energia “verde” da conferire ai soci che dovrebbero anche
partecipare alla costruzione degli impianti di energia alternativa.
In questo modo intendono promuovere una nuova cultura ecologica
impegnandosi sui temi cruciali del risparmio energetico, dell'energia
rinnovabile e dell'autosufficienza energetica.
L’obiettivo è di costruire tanti piccoli impianti (di tipo
fotovoltaico, idroelettrico, eolico o a biomasse) utilizzando gruppi
locali che, conoscendo il territorio, sono in grado di
progettare/costruire nel posto giusto l’impianto adatto. La diffusione
capillare di realtà come queste andrebbe a riequilibrare il potere ora
in mano a grandi gruppi fornitori.
L’associazione è composta da due tipi di socio: socio sovventore è
colui che finanzia gli impianti e che versa quote da € 500 (n.10
quote da € 50) e socio cooperatore, colui che utilizza l’energia e che
versa quote da € 50.
Per la vendita dell’energia devono ancora definire alcune cose dal
punto di vista pratico e legale. Gli eventuali utili di fine anno o
verranno ricapitalizzati o utilizzati per produrre sconti sulle
bollette energetiche dei soci.
E’stato chiesto a Marco se la loro associazione ha mai preso contatto
con l’associazione di retegas che si occupa dell’energia. Ha risposto
di si ma in questo momento, pur condividendo le motivazioni alla base
dell’iniziativa, stanno procedendo su due binari diversi che però non
è escluso possano intrecciarsi o addirittura inglobarsi.
E’ stata delegata Patrizia Pappalardo di tenere i contatti con “Solare
Collettivo” e di aggiornarci sui prossimi sviluppi attraverso la
mailing-list.
3) Per mancanza di tempo il terzo punto all’ordine del giorno è stato
cancellato.
4) Relazioni con la Regione Toscana
A ranghi ridotti e dopo aver saluto diversi gasisti che dovevano
prendere il treno, viene introdotto l’ultimo argomento all’OdG
riferendo dell’incontro, tenutosi a fine aprile, tra una piccola
delegazioni di gasisti “dell’Alta Toscana” con Angelo Malcontenti,
funzionario della Regione Toscana, settore tutela dei consumatori e
degli utenti:
- La Regione (rappresentata dal funzionario) ha cercato un approccio
per conoscere meglio il mondo GAS e per capire che tipo di relazione
si potrebbe ipotizzare.
- Noi (i presenti all’incontro) abbiamo sottolineato che eventuali
proposte possono nascere soltanto da un gruppo che sia, in qualche
maniera rappresentativo dei GAS.
- L'incontro di oggi (domenica 31 maggio) qui a Firenze doveva avere
(nelle nostre intenzioni) una funzione di confronto per fare emergere
le diverse posizioni e per capire se c'è la volontà di costituire un
gruppo che approfondisca questo argomento.
- Nel corso dell’incontro di fine aprile con il funzionario emersero
alcune idee che non vanno assolutamente viste come proposte lanciate
alla regione, ma semplicemente come ipotesi per capire in che
direzione è possibile lavorare; queste idee sono state:
* un server virtuale che la regione potrebbe mettere a disposizione
dell'inteGAS e dei vari gruppi;
* spazi fisici messi a disposizione dei GAS;
* sostegno finanziario per progetti specifici di promozione o altro,
sull’esempio di quanto fatto dalla provincia di Milano.
- L’incontro si concluse lasciando la questione assolutamente aperta
ma ci trovammo tutti d’accordo sul fatto che prima di formulare una
proposta concreta e formale sarà importante cercare un confronto tra i
diversi GAS; si potrà interloquire con la regione soltanto quando
esisteranno posizioni rappresentative del nostro mondo.
Provati da quasi 4 ore di riunione abbiamo speso gli ultimi minuti del
convegno interGAS per capire il da farsi: l’indirizzo scelto è di
impegnarci per organizzare un incontro regionale dei GAS Toscani e in
quella sede valutare collegialmente come e se interfacciarci con la
Regione Toscana, che viene comunque ritenuto un soggetto istituzionale
importante. Sicuramente dovremo essere bravi ad evidenziare i principi
che ci contraddistinguono, quindi non semplici consumatori, ma
addirittura pensare ad una proposta/progetto che si veda alleati ai
nostri produttori.
Per l’interGAS Alta Toscana
Il verbalizzante
Paolo Menchini
Note:
A) La sintesi del punto 4) all’Odg “Relazioni con la Regione Toscana”
è stata prodotta in larga parte da Renato Galeotti
B) Nei miei appunti personali di questa riunione non trovo traccia, e
quindi non sono sicuro che sia emerso, del perché la Regione Toscana
abbia scelto alcuni gasisti “dell’Alta Toscana” come primo “incontro”
con il mondo GAS. Lo chiarisco a scanso di equivoci: durante il
convegno nazionale dei GAS del 2008, a Medesano, tre gasisti del
nostro interGAS hanno coordinato un gruppo di lavoro; il funzionario
Malcontenti, letto il programma del convegno e scoperto che ben tre
toscani coordinava tale GdL ha deciso di parteciparvi per stringere i
primi contatti.
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