GAS Lucca Mattaccio

SOGNANDO LA PRIMA RIUNIONE IN PRESENZA

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    Ciao a tutti,
    è da settembre che non facciamo più riunioni di quelle belle...
    dove ci si vede da vicino, dove ogni tanto si assaggia un po' d'olio o qualche biscotto,
    dove si parla senza accendere e spengere il microfono.

    Le riunioni online ci permettono di affrontare tante questioni specifiche, di prendere decisioni, ma
    le riunioni in presenza ci mancano tanto!

    Nel frattempo continuiamo a vederci il mercoledì, a volte in fretta, a volte abbiamo il tempo per scambiare due parole, ma questa situazione rischia sempre di più di far apparire il GAS come un luogo dove si acquistano prodotti.
    Per fortuna non sarà così per sempre!
    Perchè, allora, non cominciamo a pensare alla
    prima meravigliosa riunione in presenza post-pandemia?

    E' possibile e forse anche probabile che con la bella stagione la situazione vada migliorando,
    quindi potremmo cominciare subito a progettare qualcosa.
    Potrebbe essere un sabato pomeriggio.
    Facciamo finta che possa essere verso fine aprile e, se poi non si potrà, la rimanderemo a maggio o ai primi di giugno.

    Dovremmo vederci all'aperto... ma dove?E di cosa parliamo?

    Giusto per fare qualche esempio:
    -solidarietà e giustizia sociale al tempo della pandemia;
    oppure
    -qual è il nostro ambiente? quali sono le connessioni tra il locale e il globale?
    oppure ancora
    -cosa ne sappiamo delle vertenze che riguardano il nostro territorio? Potremmo partire cercando informazioni sul progetto che riguarda la ex manifattura tabacchi.

    Sono soltanto esempi, ma ce ne sarebbe già abbastanza per riempire una quindicina di riunioni



    Possiamo inserire qui sotto le proposte e dare la disponibilità per preparare
    l'evento dell'anno!

    Sbizzarritevi con le idee
    Dai, dai... l'inverno sta finendo

    renato 2vx28nq_0
     
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    Grande Renato sempre attivo e stimolante. La riunione in presenza manca tanto anche a me, sono d'accordo ad attendere che migliori il tempo. Personalmente proporrei una bella giornata al mare, allungare i tempi per stare insieme. Magari portando del cibo. Partendo da noi.
    Si potrebbe leggere qualche pagina del tuo libro e scegliere un argomento da approfondire.
    Chi ci sta?
    Attendiamo altre proposte.
    Tania
     
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    Ciao Renato, e ciao tutti, intanto grazie per mettere sul fuoco nuovi stimoli e di auto-anilarli pure 😊...credo che dopo questo anno così unico per tutti, perché nessuno di noi penso ne avesse passato uno simile, abbiamo un gran bisogno di relazioni. Personalmente non riesco ancora a immaginarmi quando torneremo ad una certa normalità, e per normalità non intendo tutto come prima che alla fine poi credo non sia quello al quale dobbiamo aspirare, intendo libertà nelle relazioni, intendo dimenticarci la paura dell'incontro con gli altri, questo è ciò che mi manca di più, sicuramente la bella stagione ci darà una mano, o almeno lo spero. Quindi sì, iniziamo a pensare ad una prossima riunione in presenza, gli argomenti che hai buttato giù come hai già detto te, Renato, bastano per 15 riunioni,sicuramente ci saranno anche altre proposte, per me è già importante poterci incontrare, ci sono parecchi gassisti che si sono aggiunti questo ultimo anno, e il fatto di non riconoscersi nemmeno a me mette un pò tristezza. Quando vengo al centro e mi chiamano signora mi sento un pò fuori luogo.
    Monica
     
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    L'inverno non sta finendo e non credo neppure che la situazione di emergenza migliori in poco tempo, anche se certamente con la bella stagione la sintomatologia migliorerà come l'anno scorso, al contempo non vedo il motivo di continuare a vederci solo via webinar.

    Ho partecipato a una sola riunione del G.A.S. via webinar, che mi ha solo peggiorato la distanza che avverto spesso, non tanto dalle singole persone quanto dal gruppo come realtà. Spesso mi trovo in disaccordo e nelle riunioni via webinar questa sensazione aumenta, mentre quando parlo a tu per tu con i singoli mi sento più vicino, percepisco anche empatia.

    A titolo esemplificativo, sono in disaccordo sulla gestione dei soldi con questa cassa informale, con il modo di prendere decisioni da parte dei pochi partecipanti che portano a conseguenze su tutti, mi sento distante dai progetti-cassetta; tutte modalità e scelte che invece per molti sono caratterizzanti e identificativi di questo gruppo.

    Eppure quando ci troviamo a casa di Gabriele in Brancoleria a condividere un impasto per pane e focaccia e un po' di vino mi sento a mio agio, in complicità di cuori. Lo stesso è accaduto in tante occasioni di condivisione.

    Sono solo due esempi diversi, dopo la riunione a distanza volevo scappare dal gruppo, poi ripensando a momenti belli di condivisione torno a sentirmi parte.

    Forse sarà una contraddizione che mi porterò appresso finché starò in questo gruppo, ma tant'è

    Tutto questo mi porta a pensare che più di prepararci a un tempo ancora lontano, sento il bisogno di un cambiamento ora, di un approccio diverso. Ritrovarsi sin d'ora fisicamente innanzitutto; in fondo pretesti per soddisfare una norma le possiamo già trovare, al momento l'unico limite tassativo è il coprifuoco delle ore 22, a cui si può ovviare trovandoci una Domenica in tardo pomeriggio anziché la sera. Le uniche serie misure anticontagio sono le distanze, ambienti areati e le mascherine che non mi sembrano un problema. Anche le distanze ravvicinate sono ritenute rischiose se durano più di 15 minuti, non mi sento a disagio ad abbracciare con la mascherina qualcuno per un breve frangente.

    Sono convinto che in questa situazione di emergenze - molto prolungata per continuare a chiamarla tale - i limiti nascano dai comportamenti sbagliati delle persone, mentre le regole in gran parte siano importanti in questo frangente. Spero tanto si arrivi a superare i limiti, mantenendo alcune regole essenziali.
     
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3 replies since 7/2/2021, 08:30   83 views
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