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Ciao a tutti, vi chiedo di leggere questa paginetta con calma, quando pensate di avere 10 minuti da dedicare al nostro GAS.
Mi piacerebbe riflettere insieme a voi su alcune "tendenze" che sembrano coinvolgere anche il mondo di chi vorrebbe cambiare il mondo.
Per vari motivi, mi trovo ad essere in contatto con GAS di zone vicine alla nostra. Da un po' di tempo, un po' dappertutto, mi trovo ad ascoltare persone che mi parlano della crisi che sta investendo i GAS: alcuni gruppi si sono chiusi in se stessi, altri vengono vissuti soltanto come un punto di distribuzione di prodotti, tutti lamentano la diminuzione della partecipazione alla fase progettuale.
Negli ultimi tempi, anche nel nostro gruppo ci sono segnali che vanno in questa direzione: le riunioni mensili sono meno partecipate, facciamo fatica a mantenere il numero di cassette settimanali garantite ai produttori del Progetto COSA, alcuni preferiscono gli ordini spot ad impegni continuativi. In particolare nell'ultimo mese abbiamo avuto una diminuzione di 7 /8 cassette ... Si tratta di uscite dovute, per lo più, a problemi personali, cioè a situazioni familiari che rendono difficile garantire il ritiro del mercoledì.
Anche non considerando l'impegno assunto nei confronti dei produttori ( che pure è importantissimo ), credo che questa situazione metta in evidenza un impoverimento del senso del GAS: non siamo riusciti a creare un gruppo che rappresenti un riferimento quando le persone attraversano momenti di difficoltà. Questo dovrebbe farci riflettere: quale cambiamento può scaturire dal GAS se esiste solo quando tutto va bene?
Oggi più che mai, il problema che i GAS dovrebbero affrontare non è sostituire prodotti tossici con con altri prodotti sani, genuini, locali, biologici, ma sperimentare una maniera collettiva di approcciarsi alla quotidianità.
Il GAS non dovrebbe essere un'accozzaglia di prodotti, produttori e compratori, ma l'embrione di una società diversa.
Cosa possiamo fare per invertire una rotta che oggi sembra ineluttabile ? Non lo so. Per questo chiedo aiuto a tutti voi. Non possiamo dimenticare che, nonostante le criticità evidenziate, il GAS, per alcuni piccoli produttori bio, rappresenta tuttora un punto di riferimento insostibuile. Quindi, anche soltanto per questo, credo che valga la pena di dedicargli un po' del nostro pensiero e delle nostre energie.
Inserirò questa mail anche sul forum, nella sezione "discussioni e chiaccherate, in maniera che ognuno possa lanciare proposte. Naturalmente potete anche darvi da fare concretamente, facendo conoscere il gruppo all'esterno, parlandone ad amici, invitandoli, organizzando iniziative.
I 10 minuti sono scaduti
Grazie a tutti e a presto
renato    
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