GAS Lucca Mattaccio

PRESIDIO IN SOSTEGNO DEL POPOLO GRECO

VENERDI' 3 LUGLIO ORE 17.00 IN PIAZZA SAN MICHELE

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  1. Dani_80
     
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    Nella nostra città, in tutta Italia e in tutta Europa, sosteniamo il popolo greco nel referendum del 5 Luglio. Un forte NO (OXI) contro i ricatti dei creditori, contro la dittatura della finanza!
    Abbattiamo l'Unione Europea, salviamo l'Europa, costruiamo una lotta europea contro il capitalismo!

    PRESIDIO VENERDI' 3 LUGLIO ORE 17.00 IN PIAZZA SAN MICHELE

    I poteri forti della finanza globale, FMI e BCE, vogliono imporre l'ennesimo piano di austerity alla popolazione ellenica. Dopo 6 anni di tagli alla spesa pubblica, ai salari, alla sanità, all'istruzione, 6 anni in cui la Grecia ha venduto patrimonio pubblico e distrutto il welfare – vedendo il pil decrescere e la disoccupazione salire – l'élite globale punta i piedi per 15 miliardi di euro al paese più indebitato dell'eurozona.
    Mentre le banche europee continuano a campare dei 4mila miliardi ricevuti a pioggia e senza condizioni, alla popolazione si chiede l'ennesimo sacrificio.

    Dall'alto ci dicono che non c'è alternativa, governanti e banchieri soffiano sul fuoco del terrorismo mediatico e promettono barbarie e povertà per chiunque osi mettere in dubbio la legittimità del patto di stabilità e delle istituzioni europee.
    La realtà per cui anche il pensiero riformatore di Syriza ha fallito è che l'UE non è riformabile, il pensiero unico neoliberista tutela solo il capitale.

    L'Italia di Matteo Renzi intanto riceve complimenti dalla troika per le misure di macelleria sociale e si unisce al coro di rimproveri contro Tsipras. Facendo eco agli ammonimenti dell'euro-vertice e della Merkel, il governo italiano suggerisce la medicina dell'austerità anche ai greci, che in sostanza dovrebbe portare ad un maggior impoverimento delle classi subalterne.
    Contemporaneamente i movimenti antagonisti si stanno mobilitando per dimostrare tutto il loro sostegno al popolo greco, e anche noi, dal nostro piccolo ci uniamo a questo coro con la speranza che il 5 Luglio vinca un forte 'no' al piano dei creditori, e che si riesca a distruggere la dittatura del pensiero unico che ci vorrebbe tutti schiavi di Francoforte, senza possibili alternative.
    Un 'no' che sappiamo potrebbe portare in poco più di un mese il paese all'insolvenza e probabilmente all'uscita dall'eurozona, ma che potrebbe aprire scenari positivi di rottura costituente, creando così un importante precedente per gli sfruttati d'Europa.

    Proprio l'uscita della Grecia dalla moneta unica è per l'Unione Europa lo scenario politico peggiore. L'UE metterà in campo tutto il suo potenziale per ottenere un “si” e poter così dettare nuovamente la politica economica, mantenere il controllo geopolitico e farsi ripagare i crediti. Dimostrare che esiste possibilità di benessere uscendo dall'eurozona, rompendo la gabbia del debito, dell'austerità e della stabilità, sarebbe una sconfitta unica per l'UE che potrebbe causare un effetto domino. Considerando anche la possibilità che il principale nemico europeo, la Russia putiniana, è ben pronta a sostenere chiunque si allontani dal blocco euro per portarla nel suo sfera di influenza.
    La scelta di domenica non deve diventare un referendum tra imperialismi contrapposti, ma un trampolino di lancio per una lotta europea contro il ricatto del debito.

    Tsipras ha fatto l'unica scelta onesta possibile in questo frangente: rimettere una questione così cruciale alla scelta degli elettori. Per questo è fondamentale sostenere il referendum e costruire una lotta di classe su base europea che unisca i movimenti conflittuali verso il principale nemico dei popoli europei: l'Euro e i suoi dittatori.
     
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0 replies since 2/7/2015, 18:59   13 views
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