GAS Lucca Mattaccio

VACCINI

riprendo da una sollecitazione partita in mailing list

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    Buongiorno, capisco che forse questo non è il mezzo adatto ma io rispondevo a te che mi chiedevi che voleva dire che avevo una mia opinione. Del resto ho fatto un esempio tecnico proprio xche tu mi avevi parlato del fatto che non puoi sapere se un pilota guida bene o meno. Cmq il mio esempio voleva dire che tutto ciò che riguarda noi,la ristrutturazione della casa come metafora del nostro corpo, a mio avviso ci deve vedere protagonisti attivi ed informati, esseri umani e cittadini consapevoli, che con l'aiuto di addetti ai lavori (tanto x la nostra casa quanto x il nostro corpo) valutano i propri bisogni, i pro e i contro che sempre ci sono in ogni scelta che facciamo. Per cui concludendo, senza voler fare i tuttologi ma anzi con umiltà possiamo però apprendere, conoscere sempre un pochino di più ciò che poi ci riguarda così da vicino; selezionare le informazioni, decidere quali riteniamo più coerenti e affidabili, ascoltare noi stessi e alla fine fare una scelta, prendersi la responsabilita' (intesa come abilità di rispondere).
     
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    Ok, sono d'accordo e in particolare quado dici di essere cittadini informati e consapevoli. Purtroppo in questo anno molte persone hanno dato credito e diffuso le teorie più strampalate generando confusione e spaventando coloro che poi dovranno affrontare la decisione, tipo modificazioni del dna ecc. Oltre a questo continuo a puntare sul fattore "solidale" della vaccinazione.
     
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    Ho riflettuto su come potermi informare sui vaccini e mi sono reso conto che non è possibile. Probabilmente nemmeno se fossi virologo, perché non è una questione meramente biologica ma anche produttiva (quindi ingegneristica, logistica). Per dire, magari la molecola in sé per sé funziona, ma quali compromessi hanno dovuto accettare per poter garantire una distribuzione rapida a miliardi di persone? Basti pensare al balletto dei giorni da aspettare fra prima e seconda dose, o alla quantità di vaccino da inoculare.

    La questione vaccini tecnicamente è simile a molti altri meccanismi che accettiamo senza problemi. Solo alzando un capellino lo sguardo a quella ambientale, accettiamo le auto diesel/benzina pur sapendo che sono cancerogene (a occhio direi con una percentuale decisamente superiore alle trombosi). Quindi la mia idea è che tutta questa nostra discussione affondi le radici su meccanismi psicologici e niente altro.

    Per quel che mi riguarda, la discussione la riassunse la prima pediatra che ho conosciuto per le mie bimbe: "il vaccino del morbillo è letale su un caso su un milione, il morbillo su un caso su mille. Scelga lei". Questa volta non è diverso. Cambiano i numeri (quelli erano un esempio), la malattia... ma siamo sempre lì. Il problema è che non è una scelta personale. Perché i vaccini funzionano solo se li facciamo tutti. Perché la cura affinché sia disponibile deve essere offerta dal sistema sanitario... altrimenti è far west.
     
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    Mi permetto di intervenire nuovamente perchè mi sembra che si stia travisando la questione centrale del tema, poi non interverrò più: si sta erroneamente confondendo la terapia genica diffusa contro il covid-19 con i vaccini tradizionali fabbricati per le altre malattie infettive (è stato fatto l'esempio del morbillo). Bisogna distinguere le due cose, perchè sono farmaci completamente diversi, con un funzionalmento completamente diverso.

    E' di per sè sbagliato in questo caso parlare di vaccini, perchè questa è una terapia genica che non funziona come un vaccino tradizionale.

    Il discorso "i vaccini funzionano solo se li facciamo tutti", di per sè discutibile anche per i vaccini tradizionali perchè dipende dal tipo di malattia di cui stiamo parlando, per questo tipo di terapia rivolta al covid-19 semplicemente non è vero perchè anche chi produce il farmaco, e l'OMS stesso, dichiarano che questi farmaci non possono ottenere il risultato di far cessare la contagiosità e il contagio. In altre parole anche chi si "vaccina" può comunque contrarre e trasmettere la malattia e non è possibile ottenere un'immunità di gregge. Lo dimostra il fatto che anche chi si "vaccina" è comunque tenuto a rispettare i protocolli di distanziamento e ad indossare la mascherina quando necessario.

    Pertanto pensare di far cessare il covid ottenendo un'immunità di gregge come per altre malattie infettive è una pia illusione, lo dimostra il fatto che, come il virus dell'influenza, il coronavirus covid-19 muta in continuazione e in un anno sono già in circolo diverse varianti, sulle quali non è dato sapere se la terapia genica definita impropriamente vaccino funzioni o no nemmeno come protezione personale (o se vogliamo utilizzare un eufemismo come il Dott. Gallo e dire che "funzionicchia", liberi di farlo, ma non ci prendiamo in giro).

    Detto questo, è giusto dire che si basa tutto su meccanismi psicologici; io credo che dovremo imparare a convivere con questo virus così come i nostri antenati hanno imparato a convivere ed accettare le passate e presenti malattie infettive. Per vivere meglio e prevenirla a mio modesto parere sarebbe più funzionale un potenziamento dell'assistenza domiciliare e delle terapie precoci e tempestive, che sarebbe sicuramente anche meno dispendioso dell'acquisto massivo di questi farmaci con soldi pubblici.

    Ergo sostengo che ognuno dev'essere libero di scegliere la modalità di prevenzione che preferisce, e sono contrario all'obbligo vaccinale per qualsiasi categoria (per le motivazioni logiche dette sopra, ma anche perchè va contro la Costituzione e il trattato di Oviedo).

    Saluti,

    Roberto
     
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    Sono perplesso. Mi riferisco alla frase in grassetto. Può darsi che i vaccini garantissero l'immunità di gregge impetendo la malattia in chi si era vaccinato o comunque non rendendolo contagioso. I nuovi, o terapia genica o chiamala come vuoi: per me un nome vale l'altro dato che non so cosa sono (non è questo il punto), ancora non si sa. Be', lo sapremo presto, basterà vedere come si comporta l'inghilterra, per dire.

    La differenza è che prima la frase era o vera o falsa (il vaccinato non è contagioso), adesso lo è in probabilità. Non è garantito al 100%, ma fra un po' potremo fare studi statistici e vedere quanto è. Quindi bisogna cambiare il modo di ragionare: da certezze granitiche a valutazioni costi / benefici.

    È un po' come le mascherine: chi le nega si appella al fatto che non proteggono al 100%. Ok, ma hanno un costo economico sostenibile (ambientale un po' meno) ed è la soluzione migliore che ho al tempo 0. Anche se mi protegge al 20% è meglio di niente.

    Che differenza c'è fra pfizer/altri e le mascherine? Che (1) non ne conosco gli effetti a lungo termine e (2) alcuni prodotti pare abbiano una mortalità di 7 casi per milione. Ci sto, perché l'alternativa è avere qualche centinaio di morti al giorno solo in Italia. Se sono fra gli sfigati che ci rimane secco, pace, che alternative ho? Davvero posso dire: no raga, continuate a morire come mosche, (o a fare una vita di merda, la maggior parte) perché non sono sicuro al 100%?


    E questo non c'entra niente con il pensiero critico: non mi fido dei vaccini? Bene, cerco di contribuire a risolvere il problema. Che non significa: oggi non mi vaccino. Eh, facile, ti garberebbe: oggi rispetti le regole, domani ti attivi per cambiarle. Mi sembra un'auto lanciata verso un burrone e la gente che dice "non mi fido dei freni, meglio volare". Certo, intanto frena, quando impari a volare ti butti.
     
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    Simone ti condivido a pieno, tra l'altro mi sento di aggiungere che anche fosse vero che il virus circola allo stesso modo di adesso anche se siamo vaccinati (gli esperti dicono che non hanno ancora dati sufficienti per saperlo, non dicono che è sicuro che circola alla stessa maniera, magari sarà un pò di meno , o tanto meno , speriamo), il problema comunque non si pone perchè se il vaccino ti tutela dall'ammalarsi in forme gravi, che scompaia dalla circolazione o meno non ci deve preoccupare, tanto siamo protetti.
     
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    Sulla questione torno a stimolare la riflessione sul proposito di sperimentare i cosiddetti "vaccini" per il covid-.19 sui bambini.

    Vi invito a leggere questi articoli, scritti da Medici ed Associazioni di Medici:

    https://comune-info.net/imparare-la-lezion...nare-i-bambini/

    https://www.sostenibilitaesalute.org/rete-...ratoria-subito/

    http://www.quotidianosanita.it/lettere-al-...ticolo_id=95624

    Saluti, Roberto
     
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    Grazie leggerò sicuramente anche i secondi due articoli, ma già leggendo il primo mi vengono dubbi sulla parzialità del sito , visto che ad un certo punto dice "I vaccini in uso, infatti, riducono ma non azzerano la trasmissione dell’infezione (con alcune varianti in Israele è stato documentato persino l’opposto)" : in italiano significa che chi è vaccinato contribuisce di più alla trasmissione per la variante israeliana ( appunto "l'opposto" ) rispetto ai non vaccinati. Poi vai a leggere l'articolo in Inglese (di solito nessuno li va a leggere , basta citarli...che tra l'altro è solo un pre-print) che dice solo che l'efficacia del vaccino nel bloccare la trasmissione, per quanto riguarda la variante israeliana, non è pari a quella contro le varianti più comuni. Si dice anche che comunque l'incidenza di tale variante è ancora molto bassa:
    "Tuttavia, l'incidenza di B.1.351 in Israele ad oggi rimane bassa e l'efficacia del vaccino rimane alta tra coloro che sono completamente vaccinati. Questi risultati nel complesso suggeriscono che l'infezione da sfondamento del vaccino può essere più frequente con entrambi i COV, tuttavia una combinazione di vaccinazione di massa con due dosi accoppiate con interventi non farmaceutici controlla e contiene la loro diffusione."

    Comunque sia anche io credo che vaccinare i bambini non sia prioritario, e non perchè penso che possa nuocere alla salute; credo altresì che lo sia per gli adulti.
     
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    Possiamo certamente credere che il sistema sanitario soffra di pesanti condizionamenti dall'industria farmaceutica, dagli interessi di tante lobby e interessi particolari, ma da lì da ritenere che possiamo serenamente andare ognuno per la propria strada infischiandosi di strategie di comunità ce ne passa.

    Ritengo molto probabile che ci possano essere tante altre strategie per contrastare questa pandemia; al contempo mi domando se una persona o piccolo gruppo ce la possa fare da sé, se da solo o insieme a pochi si possa contrastare una pandemia semplicemente partendo dall'esperienza personale o di pochi.

    La vaccinazione è nei fatti oggi l'unica soluzione diffusa in larga scala e sicuramene le misure di contenimento prima e la vaccinazione oggi hanno salvato gran parte della popolazione anziana e anche di tanti altri. E' palese.

    Per essere chiari i miei genitori probabilmente senza queste misure sarebbero morti, quasi certamente mio padre che soffre di una grave malattia polmonare, e come loro tantissime altre persone; non staremmo a parlare dei numeri di oggi, se non ci fossero state quelle misure, bensì di loro multipli.

    Quindi di che parliamo?

    Ripeto: ritengo molto probabili tante altre strategie; ma siamo sicuri che funzionino di più? e se anche lo credessimo, pensiamo che salveremmo tante persone senza una approccio collettivo, globale?

    Il sistema sanitario serve anche a questo: creare un sistema di prevenzione e di cura a livello di comunità, globale. Se anche questo sistema ha delle falle, dei condizionamenti, è comunque l'unico sistema.

    Riguardo poi all'efficacia dei vaccini, è dimostrata palesemente dai numeri. Ci saranno effetti collaterali a lungo termine? Per quanto gli studi ufficiali dimostrano che non sia probabile, è anche vero che questa possibilità varrebbe per qualunque altra soluzione pensabile, perché il Cov-Sars-2 è nuovo per tutti. Mentre gli effetti collaterali a breve sono già stati ampiamente verificati; ci sono e statisticamente incidono marginalmente; ancor più marginalmente gli effetti gravi.

    Vedo anche una discussione varie tipologie di vaccini. E constato che AstraZeneca e Johnson & Johnson sono vaccini tradizionali, a cui sono stati attribuiti sospetti per alcuni casi, seppur statisticamente marginali di trombosi, mentre Pfizer e Moderna che sono vaccini (chiamateli un po' come volete) moderni pare abbiamo avuto minori problemi. In generale ad oggi risultano tutti vaccini molto sicuri come tanti altri.
     
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23 replies since 1/4/2021, 15:08   460 views
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